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I quattro giorni di camminata iniziano a farsi sentire, così un gruppo decide di fermarsi al campo per recuperare energie e fare alcune perlustrazioni nei punti panoramici per osservare dall’alto la morfologia del ghiacciaio.

Una squadra di sette persone composta da Giovanni, Alessandro, Roberto, Omar, Tono, io (Filippo) e l’irriducibile Ryow ha l’obiettivo di raggiungere le zone settentrionali del Perito Moreno per esplorare e documentare il pozzo Coltrane, che inghiotte nel suo profondo blu le acque del drenaggio principale del Rio Malbec. Preparato il materiale si dirigiamo verso il ghiacciaio che riattraversiamo ormai disinvoltamente, ma con il dovuto rispetto, la zona dei seracchi, seguendo un percorso segnalato da una serie di ometti di pietre.

Raggiunto il plateau centrale andiamo a passi decisi in direzione del mulino, ognuno di noi trasporta un pezzo del “braccio” crane che monteremo sul bordo del pozzo per effettuare riprese inedite. Arrivati sulla location montiamo il braccio mentre Giovanni prepara un ottimo brodo con i liofilizzati della New Foods, che sorseggiamo a turno in una gamella comune.

Tono e Omar hanno armato il pozzo e sono pronti per scendere, Ale inforca gli occhiali video e dirige le operazioni di ripresa, Beppe fa da contrappeso mentre Giovanni muove il “braccio”. Filippo si occupa di documentare il backstage con foto e video. Riow, il giapponese, è emozionato per la discesa del suo primo mulino, e cammina incessantemente avanti e indietro aspettando il suo turno di discesa.  Tutto procede bene e terminate le riprese ci incamminiamo sulla strada del ritorno.

Filippo Serafini

Mentre il gruppo dedicato alle riprese va verso il Coltrane, dal campo partono per primi Leo e Giampaolo in direzione di una cima sovrastante il campo. Mentre io (Silvia), Esteban, Teresa, Roberto, Valerio, Ely, Giuseppe e Michele riassettiamo il campo ed accendiamo il fuoco. Dopo circa mezzoretta dalla partenza del gruppo del ghiacciaio veniamo a sapere che Andrea si è distorto una caviglia mentre attraversava la morena. Niente di grave, ma l’infortunio è fastidioso e lo costringerà al riposo forzato per alcuni giorni. Appena Andrea arriva faticosamente al campo, Leo ci contatta via radio dicendoci che sono arrivati al passo, che il campo è in vista ed il panorama è bellissimo. Non resistiamo ed in quattro (Silvia, Teresa, Roberto, Giuseppe) li seguiamo. Arriviamo anche noi, dopo circa un’ora e mezza di passaggi in mezzo al bosco intricato alternato a parti più percorribili, godendoci uno spettacolare panorama sul ghiacciaio, con vista spinta fino al Lago Argentino.

Ormai è sera, e dopo un’ottima zuppa di riso con lenticchie e casadillas cotte alla brace, ci accerchiamo tutti di fronte al Mac di Alessandro per guardare in anteprima le foto e i video ripresi durante questa lunga giornata. Non anticipiamo nulla se non che è “spettacolo”!

Silvia Arrica

Comunicazione telefonica ricevuta il 19/02/2010 alle ore 12,40 locali (08,40 in Argentina)con satellitare Iridium/Intermatica

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