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Giovedì 26 novembre 2015. Siamo appena rientrati al campo base di San Pedro de Atacama dopo quattro giorni nel sale della Cordillera de la Sal insieme agli amici della Commissione Grotte Eugenio Boegan (CGEB) di Trieste. Il campo avanzato sull’altopiano distava circa 75 km dal piccolo villaggio di San Pedro, il cui tragitto era per circa 60 km su una pista che taglia l’arido pianoro del Llano de la Paciencia.

La zona di esplorazione era a quota 2580 m s.l.m. ed è stata raggiunta in fuoristrada fino al piede della dorsale, seguito da un trekking di 6 km con uno ripido pendio iniziale e un dislivello di 240 metri. Briciole per un trekking nelle Dolomiti, ma qui nel clima iperarido di Atacama è stato un vero inferno. Ogni membro della spedizione, dal più nordico Triestino al più meridionale Siciliano, era carico come un mulo: oltre al materiale da campo e il cibo, a pesare è soprattutto l’acqua. Per quattro giorni in questo deserto salato servono almeno 15 litri a testa! È stato portato su anche il laser scanner Leica HDS7000 della ditta Gruppo Servizi Topografici (G.S.T. snc) di Reggio Emilia, che pesa come un bambino di 7 anni! Partenza a piedi verso le 17:30 e gran parte del gruppo ha faticosamente raggiunto il campo avanzato dopo ben cinque ore di cammino. Il sovraccarico, combinato al calore pomeridiano, ci ha fatto decidere di portare parte del carico al campo la sera stessa, mentre il restante si è fermato in cima al dislivello iniziale e ha raggiunto il campo la mattina seguente. Quattro Laventini hanno fatto la spola dall’auto all’altopiano in serata, improvvisando un bivacco intorno a quota 2500 con parte del prezioso carico, altri quattro la mattina seguente li hanno raggiunti dal campo avanzato per supportarli nel trasporto dei materiali, mentre altri tre Triestini hanno fatto un turno notturno completo per integrare i loro pesanti zaini esplorativi. Incredibile quanto possa essere grande l’escursione termica qui a questa quota: da 50 °C di giorno a poco più di 0 °C la notte! Il campo avanzato, situato sul fondo di una stretta quebrada (gola), relitto di un’antica grotta di cui si conserva a tratti la volta, è più riparato con una temperatura media intorno ai 20 °C. I primi due giorni di campo nel cuore dell’altopiano sono stati dedicati alla documentazione fotografica del grande sistema di grotte in corso di esplorazione da parte degli amici Triestini. Hanno davvero scoperto un bel mondo sotterraneo nel sale! Sono stati due giorni densi di emozioni, con oltre 10 ore di progressione e numerosi stop fotografici: il ventre della Cordillera è un mondo cristallino che incanta. Le grotte nel sale assomigliano a quelle nei gessi, con pozzi cascata (profondi anche 50 metri!), meandri, morfologie paragenetiche, e bei pacchetti di sedimenti fluviali. Le concrezioni, rigorosamente di sale, sono bianchissime, fragili, mutevoli e chiaramente recenti. Ci sono grandi stalattiti e stalagmiti, colate, pavimenti che appaiono fatti di pane carasau bianco, bolle di sale (come i dolci fatti di bianco di uova), ed esilissime eccentriche e aghi. Il terzo e ultimo giorno di lavoro è stato riservato alle acquisizioni con il laser scanner per realizzare le ricostruzioni 3D di alcuni degli ambienti più suggestivi di questo mondo salato. Una grande sala con lago di sale, un pozzo, una bella galleria nel salgemma e i tipici campi careggiati esterni, noti come “penitentes”, nome decisamente appropriato: provate a camminarci sopra! Ora ci aspetta un giorno di riposo, più che meritato, cui seguiranno altri tre giorni di attività alla base della Cordillera, nel Llano de la Paciencia, per visitare e documentare le più importanti grotte scoperte dal CGEB già alcuni anni fa. E si spera, con queste grotte, di poter aggiungere altri tasselli importanti nella comprensione della storia geologica e climatica recente di questa zona iperarida. Jo De Waele La spedizione è patrocinata dalla Società Speleologica Italiana, e gode del contributo del Gruppo Servizi Topografici (G.S.T. snc) di Reggio Emilia (laser scanner), e dell'appoggio di Intermatica (Telefonia satellitare), Ferrino (Abbigliamento e attrezzatura outdoor), Dolomite (Calzature da montagna), Amphibious (Sacche stagne), Scurion (Sistemi di illuminazione led), Tiberino (Alimenti liofilizzati pronti da cuocere). Partecipano per La Venta: Jo De Waele, Riccardo De Luca, Umberto Del Vecchio, Marco Mecchia, Fulvio Iorio, Alfredo Brunetti, Laura Sanna, Andrea Cabras, Roberto Ferrara, Norma Damiano, Marco Vattano.

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