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Il traforo che attraversa la cima dell'AutanaPurtroppo peró, nonostante ci si trovi in un mondo sconfinato di foreste in buona parte inesplorate, la situazione político-militare non si é rivelata per niente semplice e dopo due giorni di attesa a Puerto Ayacucho ci siamo visti negare l’autorizzazione al sorvolo dai vertici dell’esercito venezuelano. La motivazione addotta é che in quell’area ci sono miniere di uranio coperte da segreto di stato. Abbiamo quindi dovuto rimandare questo sogno a tempi migliori, speriamo in un futuro non troppo lontano, perché siamo certi che quella zona dell’Amazonas conserva gelosamente sistemi sotterranei importanti ancora tutti da scoprire e studiare.
L'Autana visto dal cieloNei giorni successivi non ci siamo peró persi d’animo e abbiamo deciso di dedicare del tempo alla documentazione fotografica del piú noto ed accessibile Cerro Autana. Questa montagna, considerata dagli indios Piaroa come il tronco dell’albero della vita, si presenta come una fortezza imponente che si eleva per quasi mille metri dalle piatte foreste circostanti. Una meraviglia della natura, che racchiude tra l’altro nella sua cima un sistema labirintico di grotte di interstrato, esplorate negli anni ´70 dall’esploratore venezuelano Charles Brewer Carías e dagli speleologi della SVE. Noi ci siamo limitati a risalire in barca il fiume Sipapo, affluente di destra dell’Orinoco, per poi continuare lungo il Rio Autana, fino quasi alle pendici dell’imponente montagna. Abbiamo poi realizzato un sorvolo dell’area, spaziando anche nel vasto massiccio del Cuao, altra montagna quarzitica che potrebbe riservare sorprese speleologiche per il futuro.

Francesco

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