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campo baseLa giornata ha inizio all’alba, come tutte le giornate del resto, ma qui molto di più. Nel senso anche a Torino la giornata inizia all’alba, ma le prime ore le passo a letto per non guastarla. Qui no.

Lo stanzone è grande, pieno di finestre senza tapparelle, ci dormiamo in otto, il mare rumoreggia a venti metri, fa caldo. E quindi appena nella stanza si iniziano a distinguere le sagome dei dormienti (l’imponente, l’asciutta, la sinuosa), ecco che inizia la giornata. Ti giri un po’, il sole si alza, ti alzi anche tu e vai a mettere l’acqua a bollire.

Lo spignattamento o l’odore del caffé fanno alzare gli altri, uno a uno, e ben prima delle sette siamo tutti svegli, ma poco loquaci. Dopo la colazione, in genere abbastanza sordida, ci si prepara a fare le cose combinate iersera, o si scrive, si telefona per avere le guide e cose simili.

campo baseFra le 8 e le 9 ci sono le partenze, che non è mica un risultato da poco per un periodo di ferie. Sì, le spedizioni La Venta sono davvero estreme. Qualcuno che ha da fare lavori sedentari o si vuol riposare rimane in base a sorvegliarla, gli toccherà riordinare, andare a mandare blog e informazioni.

I rientri delle squadre si snocciolano lungo il tardo pomeriggio, tutti simili. Mi viene in mente una battuta dei corsi Guide di alta montagna in Val d’Aosta: qual’è la prima cosa che fa una guida quando entra in rifugio? Anche qui tutti fanno la stessa cosa: si tolgono lo zaino.
Poi lo svuotano e lavano e riordinano e chiacchierano e bevono birra tiepida che il frigo non c’è, qualcuno va a elaborare rilievi, altri si rilassano. Pochissimi vanno a fare il bagno in mare, e sì che qui si presta discretamente, ma non mi pare che qui ci siano gran animali da spiaggia.

campo baseAlle 19:30 ci dicono che la cena, ordinata con cura il giorno prima, è pronta. No, effettivamente non è come fare una spedizione su un ghiacciaio patagonico.
Si va nel bungalow a fianco e si mangia, sobbarcandosi la fatica di servirsi da soli.

A fine cena né la birra né il rhum sono finiti, e quindi si continua progettando l’indomani, elencando gli obiettivi possibili alla luce dei risultati del giorno e poi selezionando i più sensati per l’indomani. Poi si ritorna in base e lì un capannello attorno ad un pc scrive il blog, qualcuno scrive il diario, altri elaborano rilievi o foto, altri bevono birra guardando chi lavora. Poi, pian piano, tutti andiamo a dormire negli stanzoni caldi.

Fra mezzanotte e l’una rimangono solo il mugghiare del mare e il russare dell’Idromaiale.

GBad

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