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Mi sveglio come sempre con l'intrigante mix del canto dei galli, ripetuto e rilanciato da una parte all'altra del villaggio, e la musica a tutto volume che accompagna il lavoro del cantiere a fianco dei nostri bungalow, dove costruiscono le barche a bilancieri tipiche di queste terre e di questi mari. Di solito si uniscono a questa allegra sinfonia anche l'abbaiare dei cani e il festoso vociare dei bambini, ma non c'è un vero e proprio standard. Cani e galli possono iniziare il concerto anche alle tre del mattino, oppure tacere fino alle prime luci. Sabang riesce sempre a sorprendere il viaggiatore, sia per la struggente bellezza dei luoghi che per le modalità della sveglia mattutina.

Apro la tendina, il sole è già alto, prendo l'orologio e controllo l'ora: sono le 6,30. Mi alzo per recuperare il telefono, per verificare se ci sono novità dai nostri amici filippini che fanno base a Cabayugan, alcuni chilometri più a sud, lungo la strada che porta a Puerto Princesa. La presa di corrente è vicino al bagno, ma lì non c'è . Strano, son sicuro di averlo messo in carica ieri sera; bisogna approfittare delle ore notturne in cui funziona il gruppo elettrogeno, durante il giorno qui corrente non c'è n'è. Torno a cercarlo, sul tavolino, a fianco del letto, in mezzo al casino del materiale speleo. Niente.

Dato che la stanza è poco illuminata e i miei occhi non brillano per acutezza visiva, inizio un turpiloquio interiore mentre la ricerca si fa più preoccupata. Cerco il marsupio con i documenti, che tengo sempre a fianco del letto, ma anche quello sembra scomparso. Guardo sotto il letto, la borsa della macchina foto è vuota... Cerco i pantaloncini, non trovo neppure quelli. Alla fine li vedo sul letto di Leo, a fianco della custodia del telefono.

Sono solo nel bungalow, Leo è salito ieri alle zone alte del Monte St. Paul, alla ricerca di potenziali ingressi alti del sistema sotterraneo del Puerto Princesa Underground River. Qui a Sabang non abbiamo mai chiuso a chiave, in tanti anni non si è mai verificato un furto che sia uno.

Ma devo arrendermi all'evidenza: qualcuno stanotte è entrato in camera mentre dormivo, o dalla porta o dalla finestra, chiusa solo con la zanzariera, per evitare il soffocamento.

Mi fiondo alla reception, e denuncio l'accaduto. Dopo pochi minuti arriva Giorgio, anche lui con la stessa notizia; lui però è stato più fortunato, il passaporto glielo hanno lasciato...

Qui a Sabang siamo rimasti solo in cinque; oltre al gruppo del St. Paul, abbiamo una squadra alla grotta fossile di Tagusan, impegnata in rilievi fotogrammetrici e soprattutto in campionamenti biologici e studio della grande colonia di pipistrelli che dimora nella grotta di Layag, poco distante. Tre di noi sono poi impegnati nella galleria dei 150 anni. Le stanze sono quindi quasi tutte vuote, cerchiamo di verificare se manca qualcosa anche da altri bungalow, ma ovviamente non è facile farlo al posto dei nostri compagni.

Passano poche decine di minuti, e arriva la polizia di Sabang. Rispondo a tutte le loro domande, poi li accompagno nelle stanze coinvolte nel furto notturno. Nel frattempo la notizia ha iniziato a girare, e raccogliamo la dispiaciuta vicinanza delle varie autorità presenti. La polizia ci accompagna alla locale stazione, dove la nostra relazione viene diligentemente redatta a mano su un grosso registro cartaceo.

Torniamo al Dab Dab, dove poco dopo arriva la squadra investigativa inviata direttamente da Puerto Princesa. Altra serie di domande e risposte, poi indagine sul campo, con rilevamento di impronte digitali su porta e finestra. I loro colleghi si Sabang hanno toccato tutto senza guanti, per cui sembra improbabile che questo lavoro possa portare a qualche risultato. Ma tant'è, gli investigatori di Puerto fanno il possibile per scoprire qualcosa.

Sembra che abbiano già un sospetto, conosciuto alla polizia per altri eventi simili in passato: più che per il recupero eventuale dei miei beni, a questo punto mi preoccupo per la sicurezza dell'indiziato. Esprimo la mia preoccupazione, ma mi garantiscono che i diritti umani vengono sempre rispettati, e che non sarà usata nessuna violenza. Lo spero davvero, sarebbe il massimo che proprio a causa mia fosse a rischio l'incolumità di una persona.

La stesura della denuncia richiede molte ore, e solo dopo cena riesco finalmente di firmare le 10 copie che mi vengono passate da un poliziotto stremato dalla fatica. Per un turista normale probabilmente non avrebbero movimentato tanta gente e tanti mezzi, ma qui La Venta sta portando avanti un progetto di cooperazione importante e riconosciuto a livello istituzionale. Il furto con effrazione nella stanza del responsabile del progetto appare come una macchia davvero difficile da accettare. Qualcosa che inficia l'immagine di questo luogo come di un paradiso dal punto di vista ambientale e umano. Una sorta di tradimento...

Prima di andarsene, il poliziotto mi aggiorna sulle indagini: il sospettato è irreperibile, da ieri nessuno lo ha visto. Mi dice che nei giorni scorsi lo hanno però visto aggirarsi intorno al resort. Magari lui con il furto non c'entra nulla, magari ora è in mare a pescare, o in montagna a raccogliere resina. Questo pensiero fatica a lasciarmi, mescolato alla rabbia che cerco di sedare concentrandomi sui tanti lati positivi di quanto è successo. Hanno rubato poche cose, e solo a un paio di noi. Non hanno visto l'orologio, appoggiato sul tavolino (sarebbe stato il secondo Rolex...), non mi sono svegliato e ho evitato il rischi di finire in ospedale con una botta in testa; infine, ho ricevuto l'ennesima lezione di vita, quelle che ti obbligano a rivalutare la tua scala dei valori.

Mi avviò verso il letto, e penso al Cin. Lui diceva sempre che dei problemi bisogna occuparsi, non preoccuprsi.

Tono De Vivo

Partecipano: Ada De Matteo, Alessio Romeo, Antonio De Vivo, Carla Corongiu, Chiara Paniccia, Fabio Giannuzzi, Felice La Rocca, Gaetano Boldrini, Giorgio Annichini, Giovanni Fiorini, Ilenia D’Angeli, Jo De Waele, José Calaforra, Laura Sanna, Leonardo Colavita, Leonardo Piccini, Luca Massa, Marco Camorani, Marco Vattano, Marta Ciaramella, Martino Frova, Paolo Agnelli, Stefano Vanni, Tommaso Santagata, Tullio Bernabei, Vittorio Crobu.

Enti di ricerca coinvolti: Università di Bologna, Università di Firenze, Museo di Storia Naturale di Firenze, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino, Università di Almeria.

Patrocini: Ambasciata Italiana in Filippine, Pilippines – Italy Debt for Development Swap Program, Puerto Princesa National Park, Tagbalay Foundation, City of Puerto Princesa.

Sponsor: Leica Italia, Laserscangst, Eragest di Tiziano Conte, Lifesaver, Amphibious, Ferrino, De Walt, Dolomite, Scurion, Tiberino.

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