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Nel pomeriggio, in una approfondita riunione, abbiamo deciso gli obiettivi primari della spedizione:
I primi giorni si andrà tutti quanti sul Perito Moreno per una vasta perlustrazione cercando di coprire la maggior superficie possibile del ghiacciaio. In questo modo sarà possibile iniziare a raccogliere un gran quantitativo di dati e individuare zone comode dove poter effettuare le riprese.

Terminati i giorni sul Moreno una squadra di 6-7 persone si sposterà per effettuare una ricognizione sui ghiacciai Ameghino e Mayo che, a giudicare dalle fotografie satellitari, sembrano essere molto interessanti dal punto di vista della fenomenologia carsica. Un altro gruppo si sposterà invece nella zona di El Chalten per effettuare una prospezione leggera sul ghiacciaio Viedma, enorme mostro che per ben due volte, negli anni passati, ha respinto i nostri attacchi.

Nel frattempo è arrivato Ryow, speleo giapponese che da tempo segue le ricerche glacio-speleologiche dell’associazione e che per questa occasione si è unito a noi. Come spesso accade ci troviamo a lavorare con una squadra multinazionale, composta da 15 italiani, una messicana un giapponese e un argentino.

Domani (sabato) prepareremo tutto il materiale per cercare di partire domenica mattina alla volta del campo base.
L’emozione di essere in questo luogo dall’altra parte del mondo inizia ad essere forte, vediamo in lontananza le vette innevate che di tanto in tanto sbucano da dense coltri di nubi. Il ghiacciaio è ai piedi di quei massicci rocciosi e ci aspetta, coi suoi seracchi, la sua mole immensa ed il suo affascinante colore blu.

Filippo Serafini

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