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Ieri abbiamo trascorso con loro una giornata in palestra presso il rancho di Tullio, e così, dopo avergli fatto fare un po’ di pratica con gli attrezzi, eccoci tutti in grotta, per mostrare a questi ragazzi le meraviglie che sono, da sempre, a due passi da casa loro.
Siamo nella Cueva con Ramiro, Juan, Rubicel, Pablo, Raucel, e ovviamente con Manuel, nostra vecchia conoscenza, e proprietario del terreno in cui si apre la Cueva. Abituati a scarpinare per ore nella selva, si muovono con disinvoltura tra blocchi di frana e grandi gallerie. Si divertono tantissimo ad andare su e giù per le corde, e dobbiamo stare con gli occhi ben aperti per controllare ogni loro manovra. Guardano con curiosità le concrezioni. Scendono rapidamente i pozzi, e alla base del salto da quaranta restano un po’ a scrutare l’acqua del Lago degli Ignavi, mentre in lontananza si sente il fragore del fiume sotterraneo. Ci raccontano le loro storie, i tentativi di superare la frontiera con gli Stati Uniti, la sete, il caldo, il trattamento che gli viene riservato dai gringos, i molti scheletri umani incontrati nel deserto. Noi ascoltiamo in silenzio, quasi tratteniamo il respiro.

Poco prima avevamo pensato che probabilmente quel giro in grotta avrebbe impressionato questi ragazzi, magari li avrebbe spaventati. Invece si aggirano sottoterra come fanno fuori, nel fitto della selva, apparentemente senza provare forti emozioni, spinti da una curiosità schietta, scevra da sovrastrutture letterarie o proiezioni di natura fantastica. Non siamo abituati a questo approccio, e per noi si rivela una scoperta interessante. Ci fa riflettere sulla futilità delle nostre emozioni speleologiche. E così, pensando di regalare a questi contadini una grande esperienza, ci ritroviamo ad averla fatta noi. Proprio oggi, nell’anniversario del passaggio chiave. Un sogno chiamato Rio La Venta. Sottoterra accadono strane cose.

È tempo di anniversari. La nostra associazione compie vent’anni, ed è anche il compleanno della Reserva de la Biosfera Selva El Ocote, nata nel 2000. Il direttore, Roberto Escalante, ci ha invitati a partecipare alle celebrazioni, e lo facciamo volentieri, presentando due brevi video e una rassegna di fotografie della Cueva del Rio La Venta. Con noi ci sono anche Carla, Alessio e Leonardo, che ci hanno raggiunti in Chiapas dopo la spedizione a El Hundido. Con la Reserva collaboriamo da anni; ora abbiamo appena sottoscritto un accordo che prevede l’esplorazione e la documentazione di nuove grotte, e la pubblicazione di un libro fotografico interamente dedicato proprio alla Cueva. Riceviamo molti apprezzamenti, facciamo nuove conoscenze e tra il pubblico in sala qualcuno ci propone di accompagnarci a vedere ingressi inesplorati. E così, seminando per il futuro, ci scambiamo abbracci e promesse di rivederci presto.

Nat

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