Blog

Ancora una immagine del Gaia BranchCominciamo a percorrere le grandi gallerie, camminiamo e cerchiamo il posto adatto per le foto. Una galleria con dei bellissimi cristalli, un’altra con delle lame impressionanti, lo scheletro di un pipistrello; mangiamo qualcosa, un’altra galleria così grande da sembrare una sala gigantesca, ancora una, ancora cristalli. Infine raggiungiamo la zona delle eccentriche a circa due chilometri dal limite di esplorazione, un altro set fotografico, un breve filmato, una barretta energetica, un sorso d’acqua, un’occhiata all’orologio, sono le ventitré, chi l’avrebbe mai detto. Però a pensarci un po’ di stanchezza si sente, decidiamo di rientrare, ripartiamo. Ma questa zona non ce la ricordiamo proprio, pozze d’acqua che all’andata non c’erano, mhh… uno sguardo alla bussola e il mistero è svelato disorientati dalle dimensioni abbiamo imboccato la galleria nella direzione sbagliata, dietrofront.

Ripercorriamo uno dopo l’altro i nostri set, ci rimettiamo imbraco tuta e attrezzi, li togliamo, infiliamo la muta, nuotiamo fino alla barca, remiamo fino all’uscita dove ritroviamo il cielo stellato. Cavoli! Sono le due passate siamo stati in grotta sedici ore… Stanchi, ma incredibilmente soddisfatti mangiamo i noddles che ci hanno cucinato i compagni delle squadre uscite prima di noi, beviamo un sorso di rhum e finalmente ci buttiamo in spiaggia a dormire.

È proprio vero il tempo volo quando ti diverti.

Alvise

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Cookie policy