Con Ferrino ad Expo 2015!
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- Creato: Giovedì, 17 Dicembre 2015 00:00
- Pubblicato: Giovedì, 17 Dicembre 2015 00:00
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Il filmato dell'Expo 2015 insieme a Ferrino.
Il filmato dell'Expo 2015 insieme a Ferrino.
Martedì 1 Dicembre 2015. La spedizione Atacama si sta per concludere.
Sono stati una dozzina di giorni salati, spesi in una dorsale di salgemma a pochi passi da San Pedro de Atacama, cittadina turistica ai piedi del vulcano Licancabur. È stato un assaggio di questo paesaggio lunare, extraterrestre, in cui si sviluppano cavità lunghe anche chilometri. Grotte in questa roccia che a tratti sembra vetro, pochi metri più in là neve. Una roccia che scricchiola quando ci si mette sopra il piede, ma anche al calare della notte, con inquietanti schiocchi. Anche in questa regione in cui piove molto raramente il processo carsico ha potuto agire, lasciando agli speleologi un paesaggio sotterraneo da esplorare.
La mostra "I Colori del Buio" fino al prossimo al 9 febbraio sarà esposta nei locali dell'ex Tribunale di Montebelluna in collaborazione con il Museo di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna e l'Amministrazione comunale di Montebelluna.
Gli orari di apertura saranno Sabato, Domenica, prefestivi e festivi dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 19.
L'inaugurazione si è tenuta sabato 5 dicembre.
In questo ultimo scritto vorrei tirare le somme di quanto detto in precedenza e trasmettere, oltre ai freddi dati, anche le emozioni.
Dopo tre giorni di viaggio siamo rientrati in Italia. Adesso, a migliaia di chilometri di distanza nei nostri comodi letti, fissiamo come ipnotizzati il soffitto pensando ancora increduli che noi eravamo là. Negli occhi abbiamo ancora i colori caldi del deserto: il verde splendente dei cactus, le mille sfumature delle rocce, dal nero all’ocra al rosso cupo, il magico luccichio delle sabbie di quarzo e il morbido profilo dei massi di granito che rendono questo paesaggio unico. Che dire poi delle migliaia di stelle che hanno accompagnato le nostre notti? Chi vive in città, quelle rare volte che alza lo sguardo al cielo percepisce solo un velo opaco di un nero indefinito; qui, alzare gli occhi, significa stupore infinito, un’esplosione di luci azzurrine e tremolanti da lasciare a bocca aperta, impietriti, senza parole.
Giovedì 26 novembre 2015. Siamo appena rientrati al campo base di San Pedro de Atacama dopo quattro giorni nel sale della Cordillera de la Sal insieme agli amici della Commissione Grotte Eugenio Boegan (CGEB) di Trieste. Il campo avanzato sull’altopiano distava circa 75 km dal piccolo villaggio di San Pedro, il cui tragitto era per circa 60 km su una pista che taglia l’arido pianoro del Llano de la Paciencia.
Venerdì 20 novembre 2015.
Oggi è il nostro primo giorno operativo in Cile con la squadra al completo.
Abbiamo in programma una visita a una delle grotte più semplici e vicine a San Pedro, la Cueva de Chulacao. Si tratta di una grotta lunga circa 1 km, caratterizzata da un’ampia varietà di ambienti: gallerie meandriformi larghe circa 2 metri, passaggi nel sale grandi anche più di 10 metri, accessi a pozzo (skylight), condotte anche più strettine, e un ampio salone di crollo.