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La fortuna finalmente ha girato dalla nostra parte. I problemi burocratici iniziali hanno dirottato la nostra spedizione dalla Patagonia argentina in territorio cileno dove non avevamo nessun tipo di permesso e poche informazioni sui regolamenti vigenti. Abbiamo semplicemente superato il confine e raggiunto l'Amministrazione del Parco delle Torri del Paine presentandoci per quel che siamo: un gruppo di speleologi che ha già fatto spedizioni nell'area con lo scopo di studiare l'idrologia dei ghiacciai Grey e Tyndall rispettivamente a distanza di 12 e 16 anni, una raccolta di dati che alla fine avrà un gran peso sullo studio evoluzionale dei ghiacciai e dell'effetto del clima regionale.

 Il ghiacciaio Grey

Il permesso per il Grey è stato immediato visto che l'area carsificata si trova in prossimità della fronte e quindi in una zona ancora fruibile senza permessi speciali. Abbiamo in breve trovato la strada di accesso al ghiaccio e una zona ideale per istallare il campo.

Dal 2004 il ghiacciaio si è ritirato ed abbassato un bel po' ma l'area a mulini più o meno risulta essere nel medesimo posto. Le elaborazione di questi dati avverrà in Italia alla fine della spedizione che ancora continua.

Abbiamo esplorato 5 mulini in tutto fra cui un paio di belli e grandi, inghiottitoi rispettivamente di 90 e 40 m di profondità. Il clima caldo non ha in realtà permesso ai fiumi di fermarsi e solo alcune cavità erano scendibili, ne abbiamo tralasciate almeno tre o quattro di dimensioni più che interessanti, ma tutto no si può fare! Purtroppo!

Adesso parte del gruppo è ritornata in argentina per poi tornare in Italia ed un secondo gruppo appena arrivato ci ha raggiunto ieri in Cile. Il prossimo obbiettivo è il ghiacciaio Tyndall. Grazie ad un permesso di studio ottenuto in tempo record possiamo raggiungere questo gigante di ghiaccio visto da La Venta nel 2000 che da qualche anno si trova in area protetta e direi definitivamente isolata dal turismo.

Non potremo avvicinarci con cavalli come un tempo e questo complica le cose, non esistono sentieri ben segnati e questo le complica ancor di più... insomma vediamo di riuscire in questo avvicinamento e di istallare un campo quanto più vicino al ghiaccio per poi verificare l'idrologia superficiale e profonda dell'area a mulini che presso a poco corrisponde con quella esplorata 16 anni fa.

Nel frattempo stiamo riducendo al minimo attrezzature e vestiario affidando ai liofilizzati Tiberino le nostre sostanziali scorte di cibo per i prossimi 8-9 giorni! Capo e Vice-capo erano i nomi dei due principali mulini glaciali discesi nel 2000 e sembra che siano ancora la, e se la fortuna continua ad accompagnarci come nella prima parte, a fine mese vi racconteremo come sono nel 2016!!!

Intanto continuate a seguirci via track GPS a questo link.

Ringraziamo per la collaborazione che speriamo possa diventare costante e continua la CONAF ed in particolare il Parco Nazionale Torre del Paine.

Sponsorizzano: Konus, SRC, Aspros, Tiberino, Amphibious, Gruppo Servizi Topografici, Dolomite, Ferrino, De Walt, Scurion, New Foods, Raumer.

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