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Sabato Ciccio ed Umberto hanno effettuato un sorvolo con un Cessna nella parte nord dell'isola Isabela, precisamente nelle aree dei vulcani Wolf ed Ècuador. Gli obiettivi sono molteplici in previsione della spedizione in questa zona nel prossimo anno.

Tra i più importanti vi è la valutazione delle difficoltà logistiche e di trasporto, sia per mare sia per terra, con l'installazione di un campo base e di alcuni campi avanzati in funzione delle aree d'esplorazione.

Altro fattore da valutare è la difficoltà di avvicinamento agli obiettivi, date le caratteristiche del territorio costituito totalmente da roccia vulcanica e percorso da profonde fratture, che, se poste lungo le direttrici di avvicinamento, potrebbero costringerci ad effettuare lunghe deviazioni per evitarle.

Un altro grande problema, forse il più importante, è la totale assenza di acqua in tutta l'area; questo comporta una grossa limitazione di autonomia delle squadre nel momento in cui dovessero spingersi principalmente lungo le pendici del Wolf, dove attraverso l'interpretazione di mappe satellitari abbiamo individuato i principali condotto lavici interessati da grandi collassi.

Il volo è durato in tutto 2 ore, con partenza dall'aeroporto dell'isola di Baltra, avvicinamento di 35', un'ora di sorvolo sui vulcani e altri trenta minuti per il rientro a Puerto Villamil. Una volta in zona, hanno effettuato numerosi passaggi video fotografici al vulcano Ècuador, ma ancor più sul cratere e lungo le pendici del Wolf, non tralasciando la parte di costa prospiciente.

L'esame della costa e dei suoi fondali è fondamentale per programmare il trasporto via mare delle squadre e dell'attrezzatura tecnica e logistica. Poiché il trasporto avverrà verosimilmente con una nave oceanografica dell'esercito Ecuadoregno, imbarcazione dunque di una certa stazza, il tratto di oceano da percorrere non presenta un grosso problema, mentre invece lo è lo sbarco a terra per mezzo di piccole imbarcazioni in dotazione a bordo.

Essendo la parte nord un territorio inesplorato e totalmente off limits al turismo, non esistono strutture o approdi conosciuti, quindi per uno sbarco sicuro bisogna per forza esaminare la morfologia della costa tenendo presenti alcuni fattori legati alle correnti, ai venti predominanti e alle maree presenti nel periodo programmato per la spedizione.

Insomma, il contatto con l'Armada Ecuadoregna a Puerto Ayora, la consultazione delle carte nautiche della zona all'istituto idrografico, i contatti con la direzione del parco ed infine il sorvolo sono alcuni dei preziosi tasselli resisi necessari per l'organizzazione e si spera buona riuscita della spedizione del 2017.

Non tutto però è stato ancora fatto; nei prossimi giorni, approfittando di essere a Puerto Villamil, saliranno al Triple Volcan, al Volcan Chico e alla Grande Caldera, registrando dati e documentando con foto e video, per ampliare la conoscenza dell'area e valutare le difficoltà che dovremo affrontare nella prossima spedizione all'isola Isabela.

Vi terremo aggiornati.

Sponsor: Amphibious, Chelab, De Walt, Dolomite, Fedra srl di Tiziano Conte, Ferrino, Hennessy Hammock, Intermatica, Raumer, SAE, Scurion, Tiberino.

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