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DURANGO: I MISTERI NASCOSTI DELLE QUEBRADAS
Un progetto esplorativo dei canyon della Sierra Madre Occidentale messicana. Click per ingrandireLa regione delle gole di Durango racchiude uno dei mondi più affascinanti e sconosciuti della Sierra Madre Occidentale e di tutto il Messico. La sua estensione è superiore ai 40.000 km quadrati e si caratterizza per l'alta densità di pareti strapiombanti e canyon conosciute come "Quebradas di Durango". Esistono almeno una dozzina di gole che superano i due chilometri di profondità, tra le quali spicca la Gola del Mezquital con i suoi 2700 metri e più di 300 chilometri di lunghezza, molto più profonda del famoso Canyon del Colorado. La maggioranza di queste gole sono tuttora inesplorate e si ignora in gran parte quello che racchiudono, sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Questa regione conserva estese superfici di foresta vergine, con un'importante biodiversità dovuta ai dislivelli delle gole. In contrasto con il fondo dei canyon, le cime più alte si trovano molto al di sopra dei 3000 metri sul livello del mare e questo fa presumere l'esistenza di flora e fauna caratterizzata da organismi endemici, cioè unici al mondo. Anche per questo importante aspetto, l'esplorazione e lo studio del luogo sono tesi alla costituzione di un'area naturale protetta Click per ingrandireNel 2003, in seguito all’invito dell’esploratore messicano, nostro socio, Carlos Lazcano, il team La Venta ha intrapreso la prima spedizione esplorativa nel sistema di canyon del fiume Piaxtla. Si è trattata di una spedizione geografico-torrentistica di notevole difficoltà in cui sono state compiutamente esplorate, con discese durate fino a sei giorni, la gola del Piaxtla e quella del suo affluente principale, il Piedra Parada. La zona è di notevole interesse anche dal punto di vista archeologico per la presenza di rovine di villaggi, le cosidette casitas, situate in luoghi di difficilissimo accesso, su cenge di pareti vertiginose lungo i versanti dei canyon. Di questa antica civiltà, attribuita alla vicina cultura Paquimè, si conosce ben poco e rimane il mistero di come questi popoli potessero vivere in ambienti così inospitali e così lontani dalle riserve d’acqua attuali. Alla spedizione La Venta del 2003 è seguita un’altra spedizione, di torrentisti sardi, patrocinata dalla stessa associazione, in cui è stato esplorato un altro affluente del Piaxtla, l’Arroyo Santa Rita, grazie a una discesa durata ben otto giorni, in condizioni estreme affrontando cascate fino ai 150 metri di altezza. Nella zona rimangono ancora moltissimi canyon da esplorare, alcuni di dimensioni gigantesche, come il Rio Basis, ma l'enorme difficoltà di accesso a queste zona ha finora posticipato i progetti di nuove esplorazioni. Area geografica: Sierra Madre Occidentale, stato di Durango, Messico centro-settentrionale, 800 km a nord-ovest di Città del Messico.
Partner: Fundaciòn VIBO (Vida para el bosque), Comisiòn Nacional para el conocimiento y uso de la biodiversidad (Conabio) - Mexico.
Prospettive future: il lavoro di esplorazione dei canyon è ancora agli inizi, la maggior parte non sono mai stati scesi e quindi non se ne conoscono neppure le difficoltà. La complessità logistica è rilevante e resa ancor più rischiosa dalla presenza di attività di narcotraffico.

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