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Escalando El Arco

La lezione teorica (Riccardo De Luca) Click per ingrandireFinalmente arriviamo al ranchito. Siamo carichi di materiali, cibo e acqua, tutto ciò che ci serve per allestire il nostro campo base. Ci mettiamo subito al lavoro..c’è chi riordina la cucina, chi monta le tende, chi sistema il magazzino e chi si trasforma in Mc Gyver. Armato di una pinza e di un rotolo di nastro americano in poche ore aggiusta la caldaia, monta il pannello solare, rifà l’impianto elettrico di tutta la casa. Ebbene si: abbiamo  l’acqua calda in spedizione! Sempre più motivati (e puliti), iniziamo questa  prima fase della nostra missione in Chiapas. Il rancho ora è pronto per accogliere i nuovi corsisti del corso base di speleologia organizzato per i ragazzi della colonia di Cardenas e per gli studenti di ingegneria di Cintalapa.

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Notizie dalla selva

Click per ingrandire

Squilla il telefono. Sul display appare un lungo numero che inizia per +88. È uno dei satellitari Intermatica che usiamo per le spedizioni. Ecco, sono loro: i messicani.

“Pronto?”

Dall’altra parte la voce familiare di Tullio mi aggiorna sulla spedizione in Chiapas. È allegro. Va tutto bene, dice, e l’entusiasmo è alle stelle. È iniziato il corso di speleologia diretto ai ragazzi delle colonie: partecipano in quindici, tutti ventenni.

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Preparativi a Cintalapa

Il briefingOggi ci siamo dedicati principalmente all'organizzazione logistica della spedizione.
La giornata è iniziata con un'ottima colazione in casa Ramos seguita da un briefing in cui abbiamo pianificato quelle che saranno le principali attività dei prossimi giorni.
Successivamente ci siamo “divertiti” a fare la spesa e a perderci fra le viuzze colorate di Cintalapa. Anche i locali si sono divertiti ad osservare gli stranieri indaffarati nella ricerca degli oggetti più strani: palette di plastica non troppo grandi, non troppo piccole; tazze e piatti leggeri ma resistenti; centinaia di batterie (abbiamo esaurito le scorte di tutta la città); repellente per le zanzare non in crema ma in spray.

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Progetto Chiapas. Nuova spedizione

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Una spedizione tira l’altra. Potrebbe essere questo il motto della lunga serie di missioni nelle foreste e nelle grotte del Rio La venta, iniziata oltre vent’anni fa. In Messico abbiamo tanti progetti, ma quello sul Chiapas ha radici profonde ed estese ramificazioni. Laggiù ormai non facciamo soltanto esplorazione, ma insieme alle popolazioni locali stiamo portando avanti un discorso più ampio, che, coinvolgendo i più giovani, si propone di gettare il seme dell’amore per le grotte e per la natura.

In quest’ottica stiamo collaborando con la Reserva de la Biosfera Selva El Ocote e con il Municipio di Cintalapa de Figueroa, coi quali abbiamo stipulato accordi di collaborazione pluriennale che prevedono esplorazione, ricerca scientifica, divulgazione, didattica e nuove iniziative editoriali.

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El Ocote

La Selva El OcotePrende il via ufficialmente oggi una nuova spedizione esplorativa nella selva El Ocote (Chiapas, Messico). Un piccolo gruppo ha infatti portato a termine oggi i contatti d'obbligo con la Reserva e – nonostante le piogge ancora copiose – si appresta ad entrare in foresta nei prossimi giorni.
Raggiungeranno una sorgente individuata durante le esplorazioni del 2004 per sistemare un primo campo base, dal quale prenderanno il via alcune vie di avvicinamento verso l'Ombligo tese ad esplorare alcune linee di fratture osservate sulle foto aeree.
Questa prima squadra rimarrà in selva per circa una settimana, fin quando cioé non verranno raggiunti da un nutrito gruppo di rinforzo che concentrerà le esplorazioni sulla riva sinistra del canyon del Rio La Venta.

Gianni Todini

A rischio l'area umida di Cuatro Ciénegas

La laguna intermediaCome sapete, l'Area di Protezione della Flora e Fauna di Cuatro Ciénegas, dove La Venta ha lavorato con un progetto durato vari anni, è unica ed è considerata uno degli ecosistemi più importanti d'America.
Una delle immense ricchezze di questa riserva della biosfera è l'esistenza di stromatoliti, strutture stratificate di forme diversificata, formatesi con la cattura e la fissazione di particelle di carbonato da parte dei cianobatteri in acque poco profonde che hanno rilasciato l'ossigeno durante centinaia di milioni di anni, e poco a poco hanno ossigenato l'atmosfera terrestre e gli oceani.

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