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Kronio

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IL PROGETTO KRONIO

kronio01Presso Sciacca, Agrigento, si aprono nel Monte Kronio delle grotte termali note fin dalla preistoria e molto utilizzate in epoca greco- romana: le Stufe di San Calogero.
Si tratta di una rete di ingressi alla sommità del monte da cui fuoriesce aria calda e satura di umidità. Questi ingressi danno accesso a un vero mondo sotterraneo dove le temperature raggiungono i 40 °C e la sopravvivenza senza attrezzature speciali è limitata a 30-40 minuti.
Non è sempre stato così. Sino a 4000 anni fa le condizioni ambientali dovevano essere più favorevoli e queste grotte erano utilizzate per motivi di culto, con decine di deposizioni di vasi e altri reperti. In seguito, forse a causa di eventi vulcanici, la temperatura interna salì a livelli intollerabili, “congelando” le deposizioni e rendendo così queste grotte un vero unicum per l’archeologia mondiale.
Click per ingrandireLe prime esplorazioni alle “Stufe di San Calogero”, svolte con tecniche rischiosissime, risalgono agli anni quaranta, organizzate dalla “Commissione Grotte Eugenio Boegan” della Società Alpina delle Giulie fondata nel 1883. L’attività di esplorazione, protrattasi nei decenni, ha incrementato lo conoscenza della cavità, ma soprattutto ha portato alla scoperta di questo insospettabile deposito archeologico intatto. Era un vero e proprio tesoro culturale e scientifico, ma per potervi condurre studi approfonditi le tecniche tradizionali non bastavano più.
Per questo motivo la Commissione Grotte Eugenio Boegan ha deciso di condividere queste ricerche con l’Associazione La Venta, che ha trasferito, all’interno del più esteso e complesso mondo sotterraneo del Monte Kronio, le esperienze maturate in anni di documentazione speleologica e scientifica in giro per il mondo e soprattutto nelle esplorazioni della Grotta dei Cristalli di Naica, in Messico.
Ora le due associazioni stanno affrontando questa sfida estrema in un progetto multidisciplinare che, oltre alle esplorazioni, comprende studi di micrometeorologia, di biologia e microbiologia, di mineralogia, coordinando ricercatori di diversi enti di ricerca mondiali.
Esplorare un ambiente così estremo presenta rischi e problematiche difficili da immaginare; è stato necessario sviluppare attrezzature e tecniche, non solo per l’esplorazione ma anche per permettere una completa e dettagliata ricerca scientifica ed archeologica unita ad una meticolosa documentazione video fotografica.
Click per ingrandireLe ricerche vanno ormai proseguendo da tempo e sono lontane dal completamento, ma hanno già  portato a caratterizzare lo stato energetico del monte, la microevoluzione della sua atmosfera interna, la sua straordinaria microbiologia e messo allo scoperto la sua ricchissima mineralogia.
Dal punto di vista archeologico, in collaborazione con la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, nel dicembre 2012 sono stati effettuati prelievi di campioni dentro i vasi, documentazione fotografica e prelievo di due reperti importantissimi attualmente in studio presso quella soprintendenza.
Una delle sfide più audaci del Progetto Kronio, infatti, è infine realizzazione di un documentario a cura di uno staff internazionale che porrà in campo soluzioni, attrezzature e tecniche di elevatissima qualità per documentare una ricerca che non ha precedenti al mondo, donando alle popolazioni locali la conoscenza di un bene culturale anch’esso senza eguali nel mondo.

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